Le creazioni di alcantara nell’appartamento del principe

Le creazioni di alcantara nell’appartamento del principe

UN PERCORSO DEI SENSI TRA SOGNO E REALTÀ

Sarà possibile fino al 31 maggio prossimo visitare “Alcantara, Technology of Dreams”, la mostra, promossa e prodotta dal Comune di Milano e Alcantara, ospitata nelle sale del Palazzo Reale di Milano dallo scorso 23 aprile, volta a stimolare nei visitatori visioni oniriche e ad offrire stimolazioni sensoriali.

Sei progettisti (Gentucca Bini, Ingo Maurer, Paola Navone, Nendo, Giulio Cappellini, Ico Migliore e Mara Servetto) attivi nell’ambito del design, exhibition, fashion, interior, light e product si sono cimentati reinterpretando i concetti di bellezza, flessibilità, tattilità e trasformabilità dando vita, in ogni stanza dell’Appartamento del Principe, a splendide installazioni che rispecchiano fedelmente la loro visione creativa, esaltando le svariate possibilità materiche dell’alcantara.
Lo studio Cromo di Milano ha collaborato alle due istallazioni principali, proposte degli artisti Gentuccia Bini e Ico Migliore – Mara Servetto.

Interpretare le richieste dei designer in un continuo scambio di idee fino a trovare soluzioni tecniche ed estetiche ottimali – ha affermato Gabriele Cantoni di Studio Cromo – è stato per noi molto stimolante”.

Nella realizzazione degli allestimenti di Gentuccia Bini la difficoltà maggiore riscontrata è stata quella di operare all’interno di un palazzo le cui stanze non potevano essere in alcun modo toccate/rovinate.

Abbiamo realizzato dei cassoni in legno retti da piantane in ferro in modo da renderli autoportanti per coprire le porte esistenti delle stanze; applicare l’alcantara adesiva direttamente a Palazzo Reale riuscendo a far coincidere tutto perfettamente ha regalato quell’effetto finale di sorpresa e spaesamento che si riesce ad ottenere soltanto se tutte le linee coincidono. Per il pavimento che si alza – continua Cantoni – è stato costruito in laboratorio un cassone in legno che è stato poi rivestito in opera con lo stesso procedimento.”

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Per l’istallazione di Ico Migliore e Mara Servetto Studio Cromo ha costruito una ruota (giostra) da 4.50 metri di diametro autoportante in ferro, manovrabile tramite un volante posto alla base. Direttamente in opera ha, poi, realizzato una girandola colorata con strisce di alcantara colorata che dal centro arriva alle estremità e terminanti con una patella irrigidita con un foglio di multistrato da 2 millimetri su cui sono state applicate le grafiche realizzate per l’occasione da Italo Lupi.
Sono stati poi applicati dei campanelli che al girare della ruota producono dei suoni caratteristici.

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Questo lavoro è stato particolarmente difficile perché le strisce di alcantara si è dovuto incollarle direttamente in opera con la ruota già montata e quindi il funzionamento della ruota è stato testato direttamente a Palazzo Reale e solo qui abbiamo potuto apportare le dovute modifiche, ma lavorare con curatori espositivi come Domitilla Dardi e Giulio Cappellini – ha concluso Cantoni – in un luogo ricco di storia antica come il Palazzo Reale è stata un’esperienza formidabile”.

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